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martedì 24 giugno 2008

Il più bello dei mari............


Il più bello dei mari


Il più bello dei mari è quello

che non navigammo.

Il più bello dei nostri figli

non è ancora cresciuto.

I più belli dei nostri giorni

non li abbiamo ancora vissuti.

E quello che vorrei dirti di più bello

non te l'ho ancora detto.

[Nazim Hikmet]

domenica 22 giugno 2008

Frammenti di poesia di Alda Merini.


"Ci fu un giudice un tempo che assiso in un antro buio decise che la primavera andava sepolta. La primavera stordita e ansiosa di lunga luce guardò al giudice incredula senza capire nulla.
Così io guardo a te che giudichi i miei versi ansioso di capire senza capire nulla."
[Alda Merini]

sabato 21 giugno 2008

Torino Share Festival: l'edizione 2008 all'altezza delle aspettative!










Torino, da qualche anno ormai, si configura come un luogo in cui fervono le iniziative culturali di livello qualitativo sempre più alto. L'offerta è davvero molto variegata e si può avere fortuna e la perizia di organizzare il propio tempo per non farsi scappare delle autentiche "chicche" di respiro internazionale.

Torino Share Festival ha tutte le caratteristiche per essere un evento imperdibile per chi voglia capire i trend di due filoni culturali: l'arte digitale e il mondo tecnologico che gravita intorno a Internet!
Quest'anno aveva l'atout in più di avere Bruce Sterling come Guest Curator, scrittore di fantascienza ed esperto di "futuro" digitale.
Ogni anno viene premiata l'installazione di arte digitale che riscuote il successo e il consenso di una giuria internazionale, composta dai maggiori esperti europei e figure indiscusse di prestigio.
L'edizione 2008 è stata vinta da una giovane di New York che ha voluto mettere, felicemente, al centro della sua riflessione artistica l'interfaccia uomo-macchina: il rapporto sempre più "intimo" tra la macchina e l'uomo, fino ad annullare la barriera tra i due mondi ( le due foto testimoniano la felice intuizione).
Bisogna dare atto al giovane team del Festival dell'impegno e della professionalità profusi nel configurare una manifestazione ad ogni edizione con un un profilo originale e un livello di professionalità di caratura mondiale.

Edizione 2008
Guest Curator
Bruce Sterling
Direttore Artistico
Simona Lodi
Direttore Generale
Chiara Garibaldi
Coordinamento e Produzione
Manuela De Caro
Curatore
Luca Barbeni






martedì 17 giugno 2008

Un saggio da leggere assolutamente. "Nord" di Giuseppe Berta, ed. Mondadori


“NORD”
Giuseppe Berta
Ed. Mondadori, 2008

Lettura utile, soprattutto per sopperire ad una mancanza personale di conoscenza di storia industriale, sociale, dello sviluppo urbano e dell`evoluzione dei partiti, nell’Italia dell`ultimo periodo del secolo scorso.

Va dato atto all`autore di una cifra di scrittura scorrevole, piacevole, sempre lontana da tecnicismi, che spesso, quando usati in modo eccessivo, rendono argomenti anche interessanti, ostici da affrontare nella lettura.

Non ho letto il libro di Tremonti, ma ho subito il battage mediatico, prima delle elezioni e perfino l`apprezzamento da parte di intellettuali di area a lui avversa, che lo ha consacrato come saggio politico efficace sul piano di una indagine valutativa delle criticità legate ai processi di globalizzazione.

Non lo leggerò, non per gratuita supponenza nei confronti del ministro, ma perché ritengo di aver già avuto l`opportunità di letture complete ed esaustive sul tema, anche da fonti alternative (Le Monde, Economist). Un eventuale lettura finiribbe solo per dare al tema della globalizzazione un cifra di interpretazione localistica, se non addirittura provinciale, seppure utile sul piano della comprensione degli schemi recenti di analisi politica di una parte per lo meno dello schieramento politico.

Il saggio di Giuseppe Berta, “Nord” edito da Mondadori, non ha avuto un coverage dei media nemmeno paragonabile al saggio di Tremonti, vuoi per la diversa notorietà dell`autore vuoi per una ragione più sistemica, che credo di poter interpretare così.

Tuttavia il saggio "Nord" ha il pregio di porre come elemento pregiuduziale un`interpretazione condivisibile ed oggettiva dei processi economici, politici, sociali che hanno caratterizzato la storia d`Italia nella seconda metà del secolo scorso.

Si riafferma così il principio elementare, ma spesso disatteso, che una conoscenza degli errori del passato dovrebbe diminuire la probabilità di ripeterli in futuro.
Sì, questo aspetto lo considero una questione di metodo essenziale e pregiudiziale, se si vuole riprendere il filo smarrito di una nuova fondazione socio-economica del paese.

Ciò a svantaggio di un`attitudine a disegnare scenari politici ed economici alimantati in modo esclusivo da analisi marketing del mercato elettorale, spesso anche efficaci nella conferma dei risultati; ma sicuramente deficitarie sul piano della individuazione delle strategie di sviluppo economico di medio lungo periodo.

I più "avveduti" politicamente potrebbero bollare come ingenuo un simile approccio.
La ragione vera è che ci troviamo di fronte ad una contraddizione tipica delle democrazie moderne. Le dinamiche del mercato elettorale sono spesso in antitesi con le dinamiche e i condizionamenti dello sviluppo dell`economie nazionali, strette in una competizione sempre più acuta ed allargata a nuovi players, più" disinvolti" e agguerriti.

Nel merito dei contenuti, il libro presenta un`analisi del sistema industriale italiano dal dopoguerra ad oggi di particolare interesse.
Infatti è presente uno sforzo, felice nell`esito, di coniugare una disanima dei ritardi culturali del capitalismo degl`inizi degli anni `50 e l`individuazione delle migliori intelligenze, che disponevano giàall`epoca di una visione illuminata del futuro dello sviluppo industriale.
Sebbene tali personaggi ( Adriano Olivetti, Enrico Mattei, Merzagora etc.) non abbiano avuto un seguito nell’ambito degli sceneri politici dell’epoca, responsabili del disegno e della programmazione strategica del paese, l’autore lascia trasparire una certa delusione nel constatare che le intuizioni di alcuni (ad es. sia sul piano industriale con il primo computer al mondo ceduto Geeral Electric, o sul piano della visione innovativa di un Mattei in ambito energetico, etc.) siano immancabilmente ricacciate in un cono d’ombra, come tratto tipico della dirigenza di questo paese.
Berta non si cimenta con analisi sociologiche per comprendere le ragioni di questo handicap che ancora oggi presenta delle evidenze sorprendenti ( esempio ne sia l’intuizione della necessità di superare la forma partito tradizionale con la nascita del PD e la oggettiva difficoltà di procedere con decisione verso forme nuove di rappresentanze per ri-vitalizzare la democrazia).
Non ho sicuramente io le competenze per farlo, ma indico una possibile, per quanto discutibile, ragione nella matrice di cultura cattolica che pervade la maggior parte della classe politica del paese.
Nel senso più specifico noto una carenza di responsabilità individuale di fronte alle sorti del bene collettivo, laddove invece paesi di origine anglosassone con influenza protestante godono forse di un maggior senso dell’etica collettiva.
Mi auguro che queste note sulla lettura di “Nord” siano di stimolo per qualcuno alla lettura del libro, che io proporrei come obbligatoria nei licei e nelle scuole superiori in genere.

lunedì 16 giugno 2008

Frammenti di poesia di Alda Merini.


"Appartenere a qualcuno
significa entrare con la propria
idea nell'idea di lui o di lei
e farne un sospiro di felicità."


"A volte succedono cose strane,
un incontro, un sospiro, un alito
di vento che suggerisce nuove
avventure della mente e del cuore.
Il resto arriva da solo, nell'intimità
dei misteri del mondo."


"Ieri sera mi hai portato due quadri, anzi
tre e due giravolte: Mi hai detto:
da quando sei grassa io ti amo di più.
Invece io mi nascondevo e scappavo di qua e di là come l'acqua. Dio mio, spiegami amore come si fa ad mare la carne senza baciarne l'anima."

[da "L'anima innamorata" di Alda Merini, ed. Frassinelli]



martedì 10 giugno 2008

Sarete catturati da questo libro, pieno di fascino, uscito in questi giorni!!!




“micame”
di Livio Borriello
[Edizione Orientexpress OXP, 2008]


Salone del Libro 2008, Torino.Troppe coincidenze.
In una sola volta conosco l’autore, la sua opera prima, una nuova forma romanzo, una nuova forma poesia, una nuova forma racconto, una nuova forma saggio. Il libro è “micame” di Livio Borriello, edito da OXP.
Il titolo (mica_ me!) sembra voler sgombrare il campo da un equivoco legittimo, non è una autobiografia, anzi non è solo un’autobiografia: si parla di noi!

L’autore lo fa in un modo originale, ci regala dei cammei di emozioni, ci presta sue schegge di vita, a volte si propone come calibro per misurare le nostre intimità, sempre con un certo “understatement”, usa il dubbio come lievito per il pane della nostra quotidianità.

L’idea (indotta dalla lettura della recensione sul sito di Tiziano Scarpa) che il libro costituisca una sorta di cassetta degli attrezzi, da usare all’occorrenza, per manutenere le nostre vite usurate è sicuramente accattivante, ma tale immagine resta lontana dallo spirito dell’autore: è eccessivamente “funzionale”.

E’ semmai saggio di fotografia, non nel senso tecnico del termine. Perchè ci svela, fotografandoli, attimi di poesia fatti di sguardi, di “pensieri”, di incoscienze, di ineffabili discontinuità.
Risulta anche un libro sulla memoria, che dischiude, grazie a quei cammei incastonati nell’immaginazione, fiori di sensazioni e ricordi sepolti sotto la polvere del quotidiano.
Livio Borriello con la sua prosa poetica scatta fotografie dell’anima, quale index per decodificare le nostre vite passate.

Il libro non ha una trama, non fornisce una traccia per orientarvi: sfida a trovarla e deciderla da soli, la via, perchè le contiene tutte. Questo limite si trasforma in una spinta potente alla lettura per indagare con passione speleologica il racconto di noi stessi nei meandri del nostro passato.

E’ anche un saggio di filosofia, apparentemente venata di una forte corrente nichilista:

“il mondo si consuma ogni minuto.ogni minuto si consuma la bellezza di una ragazza a una svolta della strada, ogni minuto si consuma un attimo di afa immobile vicino alla villa comunale.
Ma non c’è niente da fare, se non questa mistica della consunzione”.

Uno sguardo di lettura attento, senza pregiudizi, coglie sicuramente la complessità di una postura esistenziale, attenta alla fisicità del corpo, mai però sottratto all’afflato del divino:

“dio aveva infinite case, e ogni istante ne abitava una, quella sera passò per una puttana negra, con la gonna corta, in piedi sul lungomare”

“tu sei tu a cominciare dalla pelle”.

“l’amore è una luminiscenza prodotta al termine del corpo”

C’è, si scopre, pagina dopo pagina, sotto la patina nichilista si cela un inno alla vita, al “racconto” della vita. Come se il disincanto, il distacco, l’elemento tragico, la morte debba costituire la premessa necessaria di ogni riscatto, di ogni conversione in una logica dialettica immanente.

“la mia strategia: amare più donne contemporaneamente, così che le donne si elidano a vicenda, e le sofferenze si sommino, si tratta di una strategia religiosa, non erotica”

“se amo una donna, io non amo una donna in gabbia, una donna addestrata, una donna all’ingrasso, ma una donna libera e viva, una donna con tutta l’aura delle sue possibilità, con tutta la sua propaggine del possibile”

L’autore ci accompagna sui sentieri difficili delle nostre esistenze, mai lasciandoci stremati.
Ci soccore, ci alimenta con le sue riserve poetiche, imprevedibili e per questo gradite.

“così la foglia e lo sfondo azzurro, contigui
lo stacco, il filo di luce-non-luce che contorna la foglia
l’ape che ci ronza intorno, cucendoli coi suoi filamenti di traiettoria”

ancora:

“che sei tu e che sono io
io sono un sistema di interruzioni del mondo
tu sei gli spazi tra queste interruzioni”

E soprattutto tanta auto-ironia e leggerezza:

“ipotesi di stasera 28 agosto
io sono uno stronzo totale”

“al mafioso:
tu mi vuoi uccidere?
ma se muoio, chi saprà mai che la seconda parte di e penso a
te ( quella che fa ba ba ba ba ba) non mi piaceva?”.


Filippo Ferraro

Mail : filoking1948@yahoo.it
Blog: filoking1948.blogspot.com
Per comprare il libro fare riferimento al sito :
inoltre il sito della casa editrice:

venerdì 30 maggio 2008

Oggi si va alle terme di Bormio!






Molti di voi conoscono Bormio come località famosa per gli sport della neve, ma soprattutto le sue terme sono accoglienti e rilassanti. Da non perdere una passeggiata verso lo Stelvio! ... e tante proficue letture...
A presto!

giovedì 29 maggio 2008

Terra Madre a Torino, 22-28 ottobre 2008


Anche quest'anno Torino ospiterà la grande avventura di Terra Madre, il sogno di portare a Torino 1600 comunità del cibo voluta dal grande visionario Carlin Petrini, stimato in tutto il mondo.

E' un occasione per visitare il Salone del Gusto, con cadenza biennale, ma soprattutto per entrare in sintonia con le comunità del cibo di tutto il mondo e conoscere le residue civiltà contadine che resistono con strenua tenacia.

Per questo obbiettivo il vostro supporto logistico per ospitare gli invitati a questo evento non solo è auspicabile, ma può diventare un' esperienza unica per entrare in contatto virtuoso con altre culture, etnie.

Un in bocca al lupo agli organizzatori ed un grazie sentito, in particolare a Carlin Petrini!


Se vuoi ulteriori informazioni sulle modalità di partecipazione all’iniziativa e/o sulla compilazione del modulo puoi contattare il numero telefonico 011- 4439000 o scrivere all’indirizzo e-mail: ospitalitaterramadre@comune.torino.it

http://www.terramadre.it

mercoledì 28 maggio 2008

Le Monde : Le nouvau contrat social chinois, par Frédéric Bobin

"...Le deuxième pilier de ce "contrat social" ayant affermi le PCC est le patriotisme. Ou le nationalisme, comme on voudra. Au lendemain du traumatisme de Tienammen (1989), qui avait creusé un fossé abyssal entre le pouvoir et la societé, le parti a déliberément réhabilité les thématiques nationales, exaltant la grandeur de la Chine éternelle tout en jouant sur la paranoia du complot occidental. Le calcul était d'élaborer une idéologie de substitution au marxisme défaillant et d'allumer un contre-feu au peril "democratique". Force est constater que l'operation a réussi au-delà de toute espérance. La populatione chinoise, et surtout son élite économique et intellectuelle, sait gré au PCC d'avoir parrainé un essor économique qui a réinstallé la Chine sur la carte du monde. Quand ils jettent un regard rétrospectif sur une histoire récente assez calamiteuse, nombre de Chinois ne cachent pas leur "fierté" du chemin parcouru. "L'amour de la Chine" que professe désormais la jeunesse chinoise, est un cri du coeur qui eut été impensable dans les années 1980 quand les ètudiant s'affligeaient plutot de l'archaisme de leur pays.
Le PCC est conforté par ce nouvel air du temps. Si la crise tibétaine l'a decarconné sur le front diplomatique, elle a eu l'effet contraire sur la scène intérieure: l'opinion chinoise, pour qui l'appartenance du Toit du monde à la Chine ne souffre pas la discussion, a plutot volé au secours du pouvoir, solidaire face aux critiques de l'Occident. Aggressivement chuavin dans le cas du Tibet, ce meme "amour de la Chine" vient de prendre une tournure pacifique et positive au lendemain du séisme du Sichuan sous la forme d'un élan de solidarité exceptionnel au sein de la population. L'heure est à celébration de la "Chine unie". On voit mal comment de telles évolutions pourraient fragiliser le PCC. Bien sur, le défi pour lui sera d'etre à la hauteur de ce nouveau civisme de plus en plus exigeant. Mais il a affaire à des forces sociales qui ne sont nullement pretes à jeté le bébé avec l'eau de bain, c'est-à-dire à congedier le PCC au risque de résilier le "contart social" dont il est porteur. Pour l'instant, en tous cas."
Jeudi, 29 Mai 2008.

Poesia di William Blake


La rosa ammalata


Sei ammalata, rosa:

l'invisibile verme

che vola nella notte

nella tempesta urlante,


ha scoperto il suo letto

di cremisi gioia,

e il suo scuro segreto amore

ti distrugge la vita.

lunedì 26 maggio 2008

Gioventù al Salone del Libro di Torino 2008






Tanti giovani quest'anno al salone del Libro, che aveva come tema la Bellezza.
Numerosissime le iniziative di grande interesse. Lo scittore Yoshua mette fine alle polemiche, scaturite a causa dell'invito ad Israele come nazione ospite del Salone, augurandosi di poter tornare l'anno prossimo a salutare gli scrittori palestinesi quali invitati ufficiali.

Presenze significative : Dario Fo, il grande poeta francese Yves Bonnefoy, i filosofi Givone, Giorello, Marramao, lo scrittore messicano P. Taco II, che ha dedicato quattro anni per scrivere la biografia di Pancho Villa, eccellente relazione sulla bellezza in architettura da parte dell'arch. Mario Botta.

Seguitissima dai giovani la lectio magistralis sulla bellezza degli egizi e dei greci, dello scrittore Manfredi, grande divulgatore della storia antica.

Lo stand di Lingua Madre organizzato dalla Regione Piemonte, ogni anno sempre più bello e gradevole nelle proposte musicali, letterarie nella sua arena; particolarmente seguita la premiazione dei poeti vincitori del concorso indetto per stimolare l'integrazione degli immigrati con significative doti letterarie.

Grande emozione suscita Marie Billetdoux, scrittrice francese affermata che offre uno spaccato di autenticità con la presentaione del suo romanzo "Un peu de désir sinon je meurs", edito da Albin Michel , e del più recente "C'est fou, une fille...", edito da Albin Michel.

Votazione per eleggere coordinatore PD, Circoscrizione 8





Si è svolta ieri la votazione per eleggere per la prima volta il coordinatore del Circolo del Partito Democratico.
Discreta partecipazione di votanti e discussione proficua durante l'assemblea tenutasi al mattino all'hotel Nizza, dove era posizionato uno dei seggi per la votazione.
Ho notato voglia di partecipazione tra la gente e soprattutto desiderio di avvicinarsi alla politica in una forma più diretta di partecipazione. Il cammino per la creazione di una nuova forma di aggregazione-partito, che dia maggior rappresentatività al territtorio, è ancora lungo, ma molto stimolante.

Il partito era rappresentato da Mauro Marino, neo eletto al Parlamento e dal tesoriere regionale del partito Speranza, assessore alla Provincia di Torino. In bocca al lupo al neo eletto Matteo Franceschini, giovane di ventisei anni con le idee molto chiare!

Giornata uggiosa, da gatta!


Maggio 26, 2008. E' come il primo giorno di scuola, la prima pagina del tuo nuovo blog!

Reading di Poesia al Bi_Loft di Torino, Via XX Settembre 2M [http://www.bi-loft.com/], il 23 Maggio 2008, organizzato dal collettivo Ubique, all'interno di una iniziativa artistica più ampia di evento di arte partecipata.
Si gioca sul concetto di plain et vide di Klein; un ambiente molto suggestivo "svuotato" e reso disponibile per accettare opere d'arte o oggetti carichi di qualche "affettività". Verrano registrati ed esposti fino al 18 ottobre, quando si concluderà la mostra.
All'interno di questa iniziativa, si colloca il reading di poesie organizzato dai giovani del collettivo Ubique.
Ciascuno dei presenti ha potuto leggere una propria poesia o quella di un poeta; il tutto si è svolto in un atmosfera partecipata, che ha suscitato molte emozioni. Ogni poesia veniva, con un gesto simbolico, esposta appendendola ad un filo teso con una molla di stendibiancheria.

Un grazie ai giovani del collettivo artistico Ubique!